Gears of War 2 - Epilogo

A BORDO DEL KING RAVEN INVIATO PER IL RECUPERO.

L’ultimo colpo sferrato dal Mertello dell’Alba innescò il meccanismo di detonazione del Lambent Brumak. Dalla pelle della creatura iniziarono ad uscire degli schizzi di Imulsion e il bagliore aumentò di colpo nella profonda caverna del Vuoto.
Marcus diede ordine al pilota di allontanarsi immediatamente da quella zona e di risalire in superficie mentre sotto di loro il Lambent iniziava a compiere delle piccole esplosioni.

Quando finalmente tornarono nel cielo di Jacinto, sentirono un enorme boato provenire dalle loro spalle, e rapidamente gli edifici nell’area circostante collassarono sprofondando in una voragine. Con un effetto a catena le strade e i palazzi precipitavano l’uno dopo l’altro, e la solida parete di roccia che isolava il terreno della città dal mare cedette sotto il peso di un’ondata di schiumosa acqua salata.

Il Vuoto fu invaso dalle correnti e le truppe nemiche rimaste furono spazzate via secondo il piano di Marcus. Lo spettacolo a cui assistettero Dom, Marcus e Baird era di una desolazione unica: la loro ultima città sicura sprofondava per sempre nell’oceano lentamente facendo affiorare nelle loro menti numerosi ricordi.
Dom teneva stretta nella sua mano la foto di Maria; quella stessa foto che aveva mostrato a infiniti gruppi di Arenati nel tentativo di rintracciarla. Marcus invece tentava disperatamente di mettersi in contatto con Anya ma nel suo auricolare vi era il più assoluto silenzio.

Quando ormai fu certo di averla persa per sempre, egli vide in lontananza un altro Raven e la figura di Cole che si sporgeva dal portellone lanciando un segno di vittoria ai compagni. Dietro di lui emerse anche la sagoma di Anya, che pose la propria mano sul cuore rivolgendo uno sguardo carico d’affetto al sergente. Egli non ricambiò e si limitò a farle un cenno, ma Dom sapeva cosa il suo amico avesse provato in quell’attimo di paura, e trovava sciocco mascherare i propri sentimenti in quel modo.

Ai Gears non rimaneva altro che la speranza di aver finalmente sconfitto l’Orda delle Locuste, e l’oneroso compito di ricostruire una civiltà spezzata e sull’orlo dell’estinzione. Era giunto il momento di cercare un luogo dove vivere finalmente in pace e lasciarsi finalmente alle spalle anni di sanguinosi combattimenti contro un nemico senza umanità.