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Vi diamo il benvenuto nel primo sito multilingua completamente dedicato al mondo di Gears of War. Qui potrete trovare riassunti, guide, soluzioni, informazioni e curiosità riguardo ai quattro capitoli della saga di Epic Games e tanto altro materiale legato ai romanzi e alla serie a fumetti. Nel caso voleste fornirci consigli, richieste o semplicemente commentare una news, potete farlo attraverso il nostro Forum.


Le prime pagine del fumetto


Riassunto dell'Atto Cinque

“Credo che Marcus fosse sul punto di sorridere… credo. Chi lo sa, forse non l’ha mai fatto… Merda, sarebbe stato divertente!

Insomma, come si può reagire altrimenti davanti alla follia e all’orrore? Sostanzialmente o ridi o piangi…”

(CAPORALE JACE STRATTON.)


ALL'INTERNO DEL CRATERE DI MONTEVADO.

Montevado scomparve nel giro di qualche istante. Cinque minuti prima era lì, e ora era solo un cumulo di macerie.

Jace si trovava nel buio più totale. Non riusciva a vedere nulla. Una voce lontana lo stava chiamando. Si trattava di Dom. Cercò di urlare per segnalare all’amico la sua posizione, ma qualcosa glielo impediva. Probabilmente era dovuto allo shock di rivivere di nuovo molte delle situazioni che aveva dovuto affrontare durante l’E-Day, ma la realtà è che aveva una lastra di calcestruzzo da centocinquanta chili sopra di lui. L’unica cosa che poteva fare era buttare fuori tutto il fiato che aveva. Le parole non avevano importanza. Sarebbe bastato che Dom riuscisse a sentirlo.

Marcus stava ancora affrontando i Wretch rimasti dopo la caduta della città. Uno di loro cercava di morderlo, mentre lui lo stava strangolando con entrambe le mani. Per quanto odiasse i Vermi, non gli piaceva farli soffrire. Non era così sadico. Usò il suo pesante stivale per ucciderlo velocemente.

Barrick era parecchio malconcio. Parte della sua corazza era andata distrutta nell’impatto e aveva un grosso livido sull’occhio. La sua tosse non sembrava volergli lasciare un attimo di pace nemmeno in un momento del genere. Tuttavia insieme a Marcus cercò di capire cosa fosse successo. Quello non era di certo un disturbo sismico.

Dom non era in grado di rispondere alla chiamata di Marcus, ma non poteva lasciare indietro Jace prima di trovare gli altri due compagni. Riuscì a sentire una fievole voce che lo chiamava. L’aveva trovato.
Jace era sotto una pesante lastra, ma Santiago riuscì comunque a tirare fuori l’amico. Il ragazzo intanto riviveva il momento in cui il dottor Wisen lo aveva liberato dalle macerie della sua casa.

Quando fu libero, i due cercarono di pensare ad un modo per uscire da lì. Jace propose quindi di farsi strada usando i Lancer, ma quello di Dom era stato distrutto durante la scossa. Purtroppo anche quello di Jace era messo male. Nonostante tutto, i Wretch erano fuggiti tutti, lasciando libera la strada verso la salvezza.

Tuttavia a terra trovarono una Locusta con il petto completamente aperto. Era opera di un Heart Leeches, una sanguisuga che divorava lentamente le sue prede fino a raggiungerne in cuore. Addentrarsi in un luogo piene di quelle creature non era esattamente ciò che avevano desiderato, ma nonostante i Lancer non fossero più disponibili, avevano sempre la loro fidata Pistola Snub con cui affrontare quella minaccia.

Le radio erano andate distrutte, così come il bot Stan. Grazie al Tac-Com, Marcus conosceva la posizione dei due compagni, ma non aveva modo di mettersi in contatto con loro.
Data la situazione in stallo, Marcus cercò di tornare sul discorso che aveva avuto precedentemente con Barrick: la causa di quella tosse insistente.

Barrick sorridendo e prendendo una sigaretta dal suo pacchetto, disse a Marcus che molti soldati che si trovavano a Timgad durante l’esplosione della Lightmass, iniziarono ad avere questi attacchi di tosse causati dai fumi tossici. La chiamavano Rustlung, o Ruggine polmonare. A Michael comunque non importava nulla della sua condizione fisica e si accese l’ultima sigaretta che aveva con sé.

Jace e Dom intanto discutevano sulle loro possibilità. Anche loro avevano la posizione dei compagni grazie al Tac-Com, ma non sapevano come affrontare la cosa. Potevano rimanere fermi ad aspettare l’intervento di Marcus e Barrick oppure fare loro la prima mossa, dato che i compagni potevano essere messi peggio di loro.

I due proseguirono lungo le macerie finché le pareti iniziarono ad emettere strani suoni. Non era un buon segno. Di colpo una creatura spuntò dal nulla e cercò di assalire Dom. Quest’ultimo però, dopo anni e anni trascorsi ad ascoltare ogni minima vibrazione era diventato molto vigile e abile nel captare un pericolo. I suoi riflessi incondizionati lo portarono subito in vantaggio contro la creatura. La prese a mezz’aria al collo e la infilzò profondamente con il suo pugnale da Commando. Sfortunatamente per loro, la creatura che aveva appena ucciso era solo una di centinaia che abitavano quella zona.

La luce emanata dalle armi da fuoco illuminava in modo inquietante quel nido di sanguisughe. In due non sarebbero mai riusciti ad affrontare un numero così elevato di nemici. Per loro fortuna da una parete si formò una crepa creata con la motosega di un Lancer. Gli aiuti stavano arrivando.
Le armi di Marcus e Barrick non erano andate distrutte e in breve tempo riuscirono a ribaltare la situazione. Ormai i nemici non avevano scampo. Jace tuttavia era un po’ troppo esaltato da quella situazione.

Quando i mostri furono decimati, la Squadra Delta raggiunse un posto più sicuro per decidere come lasciare quel luogo. Marcus ordinò ai compagni di non dividersi per nessuna ragione al mondo. Era altamente sconsigliato affrontare i nemici in piccoli gruppi e non restava altro da fare che attendere il Raven che sarebbe venuto a prenderli il giorno dopo.

Nonostante tutto, facendo attenzione alle Locuste, avevano modo di dare un’occhiata in giro per capire i motivi dello sprofondamento di Montevado. Era sicuramente una mossa intenzionale. I bordi del cratere erano troppo affilati per essere causa di un terremoto accidentale. Qualcosa aveva distrutto quella città, ma nessuno sapeva cosa.

Ad un tratto la terra tremò di nuovo. Nessun terremoto. Si trattava di un enorme Corpser. Qualcosa di molto peggio di una catastrofe naturale.

I Delta ricaricarono le armi e si prepararono all’attacco, ma il Corpser indietreggiò. Aveva lasciato spazio a qualcosa di estremamente peggiore: un elevato numero di Locuste.

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